Progetto per la realizzazione di un programma televisivo

Teorie e tecniche del linguaggio radiotelevisivo

Progetto per la realizzazione di un programma televisivo

Titolo:

Acquarius

Il termine, di origine astrologica, deriva dalla concezione, ripresa dal movimento “new age”, secondo la quale la particolare epoca in cui stiamo vivendo vede il passaggio, in seguito alla rotazione dell’asse terrestre, dall’età dei pesci all’età dell’acquario, fenomeno che dovrebbe influenzare la condotta dell’intera umanità in relazione alle caratteristiche peculiari del segno zodiacale in questione.

Il termine “acquarius” puòessere interpretato sia come se fosse scritto in latino, quindi evocativo di antichissime tradizioni alchemiche ed esoteriche, sia come se fosse scritto in inglese, quindi con una connotazione più moderna che richiama il celebre musical degli anni sessanta “Hair”, del quale, una dalle canzoni, “the age of acquarius” può anche essere inserita nella sigla.

Genere e temi

Programma settimanale di educazione e di aggiornamento che si propone di analizzare, strutturare e approfondire il diffondersi negli ultimi anni di più fenomeni, diversi ma spesso collegati e spesso riconducibili al cosiddetto movimento “ new age”.

Ci si riferisce in particolare al diffondersi di terapie che si discostano dalla medicina ufficiale ( e, per questo, prendono il nome di “alternative”) e di pratiche spirituali estranee alla cultura religiosa tradizionale, come meditazioni buddiste, zen, yoga e molte altre, quasi tutte, di antica o recente origine orientale.

Ma verranno trattati anche altri fenomeni ad essi in qualche modo collegati e, anch’essi di recente e rapido sviluppo, che riguardano il diffondersi di coscienze ecoalternative ed ecosolidali, di stili alimentari vegetariani e macrobiotici, la nascita di ecovillaggi, il proliferarsi di centri per il “benessere interiore”, per lo “sviluppo spirituale”, per la “realizzazione personale”,…

Il programma è ovviamente indirizzato ad un pubblico selezionato e sensibile a questi argomenti ed interessato ad orientarsi in un mondo che sembra evolversi e mutare rapidamente, soprattutto per quanto riguarda il numero degli operatori del settore e la crescente differenziazione dell’offerta che fa sospettare dell’esistenza di speculazioni selvagge e di truffe ai danni dei fruitori di questi servizi ( e prodotti).

Il programma non si allontana dalla formula del presentatore-conduttore che incarna sia quest’ultima esigenza orientativa del pubblico, sia lo spirito generale del programma.

Il presentatore utilizzerà un taglio divulgativo, introdurrà servizi ed inserti filmati e fungerà da mediatore super partes fra i vari ospiti in studio, cercando, quando è possibile, di trarre delle utili conclusioni.

Verranno quindi adottati prevalentemente i livelli di visualizzazione della documentazione del dibattito, in alcuni casi quelli della lettura e dell’esemplificazione, molto raramente sarà necessario ricorrere alla drammatizzazione.

Obiettivi

Oltre a trattare, analizzare, approfondire i vari fenomeni presi singolarmente si cercherà di metterli in relazione l’uno con l’altro e con altri fenomeni simili ( ad esempio: che analogie ci sono tra lo yoga indiano e la tradizione esoterica occidentale? ) per arrivare, quando è possibile, a delle strutture di base comuni, stimolando delle interessanti riflessioni sulla profonda natura umana.

Si porrà l’accento sulle filosofie, sulle concezioni e sulle rappresentazioni del mondo e della vita veicolate dai diversi sistemi e, tra i diversi sistemi, si cercheranno influenze, rapporti, analogie.

Ma soprattutto si analizzerà il mercato dell’offerta di prodotti e servizi legati a questi fenomeni, valutandone, quando è possibile, la qualità e l’efficacia in rapporto al prezzo e denunciando, quando si palesano, i casi di speculazione se non addirittura di truffa.

Si tenderà tuttavia a mantenere una posizione critica di fondo in relazione a questo mercato della spiritualità e del benessere, affermando che essendo, almeno in linea teorica, spiritualità e benessere un diritto di ogni persona e un bene a cui tutti dovrebbero avere la possibilità di accedere, speculazioni e servizi terapeutici o spirituali a prezzi elevati sono da considerarsi ingiusti, immorali ( specie quando si parla di spiritualità! ).

In un cero senso sarebbe come andare alla messa la Domenica a pagare il biglietto come se si stesse per assistere a un concerto.

Il presentatore

La scelta del presentatore può influire notevolmente sul taglio del programma poiché il suo ruolo all’interno di esso è più che predominante: al presentatore spetta l’introduzione degli argomenti trattati in apertura di programma, la presentazione dei servizi, degli inserti e degli ospiti, la conduzione del dibattito delle discussioni, ma soprattutto, in chiusura la definizione delle eventuali conclusioni.

Non è tanto necessario che sia dotato di dimestichezza con gli argomenti trattati, quanto che incarni l’esigenza orientativa del pubblico, lo spirito critico e obiettivo del programma, che sia mosso da un certo amore per la verità e la conoscenza, che si gestisca con chiarezza e lucidità tra le varie prese di posizione degli ospiti.

Rapporto con la scienza

Visto l’argomento trattato si rende necessaria una posizione cauta, obiettiva, aperta alle molteplici verità: si tratterà in particolare di scoprire, nel rapporto ad esempio tra scienza e terapie alternative, pratiche di meditazione le verità che la scienza può obiettivamente affermare, confutare e le verità che non può né dimostrare né confutare, evitando pregiudizi materialistici del tipo “se la scienza non dimostra allora non esiste”.

Si sa ad esempio che la scienza ha difficoltà a spiegare come funziona l’omeopatia, tuttavia quest’ultima, incurante della sua mancanza di supporto scientifico, continua a funzionare e ad essere efficace nella cura di molte malattie, ed è riconosciuta in molti paesi, tra cui Francia, Gran Bretagna, Germania.

Si possono anche promuovere all’interno del programma delle indagini sperimentali ad esempio sottoponendo un certo numero di persone a delle terapie alternative e un egual numero di persone a dei placebo e successivamente valutare i risultati.

Inserimento all’interno del palinsesto

Questo genere di programma, di taglio divulgativo e con finalità di ricerca, di indagine socio-culturale, si presta difficilmente ad essere trasmesso su reti commerciali.

Inoltre, sebbene il pubblico interessato a questi argomenti sembra in continuo aumento, difficilmente potrà costituire la base per il raggiungimento di uno share competitivo e di una situazione di sfruttamento commerciale.

L’offerta dell’industria culturale per questo tipo di pubblico si concentra ancora sull’editoria ( riviste specializzate, ma soprattutto libri, si veda ad esempio l’ampio spazio dedicato in molte librerie al reparto “new age”) ed è rischioso sostenere che i tempi siano maturi per un sfruttamento commerciale tramite il mezzo televisivo.

Inoltre le finalità del programma che sono, ripetiamo, divulgative, orientative, e anche, in un certo senso, propositive, possono trovarsi in contraddizione con un eventuale sfruttamento commerciale, ed in ogni caso si prestano per essere allineate ai principi generali del servizio pubblico, impegnato nei temi della conoscenza, della scienza, della cultura e nel proporre questioni innovative e di interesse sociale e nel dar voce anche a realtà culturali minoritarie.

In particolare sembra la più adatta a questo tipo di programma la Terza rete che, del resto, ha già trasmesso programmi di struttura analoga, ad esempio “Misteri”.

Proprio sull’esempio di “Misteri” mi sembra corretto l’inserimento del programma all’interno del palinsesto settimanale il Giovedì e, per quanto riguarda la scelta dell’orario, in seconda o terza serata.

La durata potrà essere di 60-90 minuti.

Apertura

La sigla, caratterizzata da un ritmo sostenuto in un succedersi si immagini e simboli fortemente evocativi dei vari contenuti del programma ( maestri in posizione yoga, immagini religiose orientali, simboli esoterici e tribali, agopuntori e terapeuti all’opera, mandala tibetani, fiori e piante dalle ritenute proprietà officinali,…) e sostenuta da una colonna sonora adeguata a dare una connotazione specifica, cercherà di delinearne anche lo spirito di ricerca, di indagine esplorativa in un mondo finora solo marginalmente toccato dai mezzi di comunicazione di massa.

Finita la sigla, la prima inquadratura sarà dedicata al presentatore che, con eventuale musica di sottofondo ( in sfumando ) che stimoli l’attenzione e la concentrazione degli spettatori ( quindi in contrapposizione con la musica evocativa della sigla ), presenterà gli argomenti della serata, gli ospiti di maggior rilievo e darà il via, a seconda della scaletta, ai filmati, ai servizi speciali o alle discussioni con gli ospiti.

Non è necessario presentare tutti gli ospiti subito come al “Maurizio Costanzo Show”, ma sarà più opportuna una brevissima presentazione quando si presenterà l’occasione di un loro possibile intervento nel corso del programma.

Corpo del programma

I temi trattati possono essere variabili nella quantità: da un unico tema trattato nel corso di un’intera puntata ( ad esempio lo yoga, data la vastità dei possibili approfondimenti, i numerosi tipi di yoga, la sua antichissima origine, la sua diffusione in Occidente, influenze e contaminazioni, i grandi maestri, i “miracoli”, la concezione dell’universo e dell’uomo,…) a più temi di rapida esposizione.

Saranno presentati i vari servizi che faranno da spunto alle discussioni tra gli ospiti.

Essendo lo spirito del programma orientato al raggiungimento di obiettive considerazioni e utili conclusioni sugli argomenti trattati si cercherà di dar voce alle diverse posizioni, ai contrapposti punti di vista, stimolando un costruttivo dibattito.

Saranno invitati quindi, oltre agli esperti in materia, anche studiosi con posizioni antagoniste, ad esempio si potrà vedere il confronto tra i terapeuti alternativi e gli esponenti della medicina ufficiale.

La collocazione dei personaggi nello studio sarà quindi quella più adeguata all’eventuale insorgere di contraddittori tra gli ospiti: quelli che più facilmente, per via del proprio ruolo e delle proprie posizioni, potranno accendere il dibattito saranno collocati ai lati opposti dello studio, con possibilità di raggruppamenti a seconda dei casi.

Gli ospiti saranno seduti, mentre il presentatore super partes, sarà in piedi, stimolando il dinamismo della trasmissione, muovendosi tra i vari ospiti come tra le diverse posizioni e rappresentando quindi la ricerca di un orientamento nell’ambiguità del divergenze di opinione.

La posizione in piedi e la possibilità di muoversi faciliteranno la conduzione del deibattito tra i più o meno numerosi ospiti e, a mio avviso, rappresenta anche la sintesi, al di sopra della dialettica delle posizioni contrapposte.

Conclusione

Ed è proprio ad una sintesi che il presentatore tenterà di arrivare alla conclusione della trasmissione.

Egli riassumerà i vari argomenti trattati, elencherà le differenti posizioni e, se i dati e le informazioni ottenute permetteranno, giungerà a delle obiettive e utili conclusioni.

Ed è in queste che si condensano le finalità del programma, cioè nel cercare di ridurre questi vasti fenomeni in semplici formule dalla funzione orientativa, non per superficiali esigenze intellettuali, ma per evitare che sorgano episodi di speculazione e truffa ai danni del cittadino.

Si daranno allo spettatore, quando sarà possibile, utili informazioni su ad esempio, come evitare di pagare un prezzo elevatissimo per una prestazione dal nome esotico ed evocativo quando invece sarebbe possibile beneficiare di una più semplice alternativa.

Le conclusioni a cui ambisce il programma saranno infatti risposte a domande di questo tipo:

Oppure si introdurranno tematiche più complesse come: cosa cercano le persone che si rivolgono a queste terapie alternative o a queste pratiche spirituali o a questi stili di vita?

Cosa li spinge ad avvicinarsi a queste cose?

Allestimento scenico

Pavimento, fondali, scene ed arredi possono in parte svolgere la funzione di evocare i vari temi trattati ma l’ambiente generale deve comunque dare un’idea, non di “sogno” bensì di realtà, non di “trance ipnotica” ma di chiarezza e lucidità mentale.

Si potranno usare statue di Buddha, raffigurazioni esotiche ed esoteriche sui fondali, ricostruzioni di templi, mandali tibetani, etc…ma in un ambiente generale ben illuminato e “serio” che stimoli un’analisi obiettiva degli argomenti trattati.

Gli ospiti saranno seduti di fronte ad eventuali tavoli o scrivanie e sarà anche presente un discreto pubblico in studio, che potrà fare qualche domanda agli ospiti.

Variando il numero degli ospiti sarà a sua volta variabile la disposizione di tavoli e sedie, che comunque rispetta approssimativamente la posizione a U rovesciata con il pubblico di fronte e una pedana rialzata dietro che occupa in larghezza tutto lo studio, dove saranno presenti possibili elementi di arredo come statue, appositi spazi per prestazioni in studio di terapeuti,…

Le produzioni in esterni

Le produzioni in esterni realizzate in ENG verranno utilizzate per i servizi e gli inserti del programma: si visiteranno i vari centri di meditazione, gli ecovillaggi, si vedranno i terapeuti all’opera nei loro studi, oppure serviranno come base per la realizzazione di inserti filmati documentari su temi più complessi come per esempio la storia o la teoria delle varie tecniche di meditazione o la filosofia e lo sviluppo di certe terapie.

Questi inserti filmati documentari, che si avvarranno anche delle varie tecniche di elaborazione elettronica dell’immagine, costituiscono la parte centrale del programma, che individua i temi da trattare nel dibattito successivo in studio, che fornisce i dati disponibili nella maniera più neutrale possibile e senza avanzare conclusioni, le quali dovranno emergere dal dibattito ed essere riassunte dal presentatore alla fine della trasmissione.

Note sul personale

Oltre ai principali ruoli riscontrabili in un cast sufficientemente completo, sarà da prendere in considerazione l’eventualità di utilizzare un cast che si occupi esclusivamente delle riprese in esterni e degli inserti documentari e che naturalmente segua le direttive del regista e dello sceneggiatore che si occupano delle riprese in studio e dell’insieme del programma.

Note sulle riprese e sull’illuminazione in studio

Dato il discreto numero di ospiti, il presentatore in movimento, la presenza di pubblico in studio, saranno sicuramente necessarie più di tre camere: una dev’essere dedicata al presentatore, altre ai vari ospiti, almeno una deve puntare sul pubblico, e una o più possono essere impiegate per visioni d’insieme o per inquadrature particolari.

Come già detto, l’ambiente dovrà essere ben illuminato per dare l’idea di “chiarezza e lucidità mentale”, di “analisi” .

Quindi una luce base ben diffusa, uniforme e di una certa potenza, una luce chiave non troppo preponderante e più luci che svolgono le funzioni correttiva, di spalle, addizionali e, volendo, anche d’effetto, in relazione ai vari ospiti.

Una più luci mobili possono seguire i movimenti del presentatore.

Esempio di scaletta generale

  1. Sigla
  2. Prima sequenza del presentatore che introduce gli argomenti trattati nella puntata
  3. Breve presentazione degli ospiti più importanti già posizionati in studio
  4. Servizio documentario filmato
  5. Dibattito: il presentatore conduce il dibattito ed eventualmente presenta altri ospiti posizionati o tra le prime file del pubblico o dietro le quinte, quindi con relativo ingresso in studio
  6. Eventuale cambio di tema e avvio di un secondo filmato
  7. Presentazione di un sondaggio, di un’intervista, e/o di un esperimento realizzato apposta per la trasmissione
  8. Dibattito
  9. Conclusione: il presentatore riassume i temi trattati, le posizioni sostenute ed eventualmente sottolinea l’emergere di conclusioni

Esempio di una puntata

  1. Sigla
  2. Il presentatore introduce i temi che verranno trattati durante la trasmissione: lo yoga e la floriterapia
  3. Presentazione degli ospiti: uno studioso di discipline orientali, un autore di un libro di successo sullo yoga, un intellettuale che si distingue per la sua posizione critica sull’argomento, uno psicanalista junghiano,… nel frattempo in un apposito spazio dello studio un maestro di hatha yoga si esibisce in improbabili posizioni
  4. Servizio filmato sullo yoga: origini, maestri, visioni del mondo, della spiritualità, dell’uomo, del corpo, i numerosi tipi di yoga, dati e statistiche sulla sua diffusione in Europa e in Usa…
  5. Avvio del dibattito: il presentatore facilita in un primo tempo l’affermarsi delle varie posizioni degli ospiti, poi lascia emergere l’eventuale contraddittorio, finchè ad un certo punto presenta un ulteriore ospite, uno psicoterapeuta di un certo successo che ha sperimentato su di sé e sui suoi pazienti il sistema yoga e lo intervista, oppure manda in onda un filmato con intervista a tale terapeuta. Prosegue il dibattito, dopo un po’ di tempo il presentatore permette al pubblico di fare domande agli ospiti. Fine del dibattito: il presentatore promettendo di far ritorno sul tema dello yoga nelle prossime puntate, interrompe il dibattito ed introduce il secondo tema della serata: la floriterapia
  6. Pubblicità
  7. Avvio di un secondo filmato sulla floriterapia: storia del suo “inventore”, visione della malattia secondo Edward Bach, funzioni ed utilità terapeutica, dati sulla sua diffusione,…
  8. Dibattito con relativa presentazioni di nuovi ospiti: un floriterapeuta, un medico che utilizza sia la medicina ufficiale sia quella alternativa, un medico contrario all’utilizzo di queste terapie,…
  9. Esperimento: il presentatore invita alcuni volontari del pubblico a farsi prescrivere dei rimedi floriterapeutici. Ad alcuni verranno forniti tali rimedi ad altri dei placebo. Nel corso delle seguenti puntate si osserveranno gli effetti su coloro i quali hanno ricevuti i rimedi e su quelli che hanno ricevuto i placebo
  10. Conclusione: il presentatore riassume le posizioni dei vari ospiti e valuta se si sono presentate delle soluzioni a delle problematiche emerse durante la conduzione del dibattito

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