Marketing Digitale e Intelligenza Artificiale: Vantaggi, Limiti e Opportunità

Intervistatore: Oggi, parliamo con Simone*, un esperto di marketing digitale, specializzato in Facebook Ads, Google Ads e nel mondo dell’advertising digitale. Siamo curiosi di sapere come l’automazione e l’intelligenza artificiale stiano influenzando il tuo lavoro. Ci racconti della tua esperienza?

*Questa intervista fa parte di un’ampia indagine sull’intelligenza artificiale, condotta da Jonathan e Ylenia. L’obiettivo è esplorare come professionisti e aziende stiano integrando questi strumenti innovativi nelle loro attività quotidiane.

Più che misurare la competenza tecnologica degli intervistati, la ricerca mira a comprendere in che modo l’AI possa migliorare o trasformare i loro processi di lavoro. Questa è la ricostruzione di uno degli incontri informali realizzati nell’ambito di questo studio.

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Simone: Certo! Mi occupo di digital marketing, quindi mi trovo spesso a gestire campagne pubblicitarie su Facebook Ads e Google Ads, lavorando con diversi tipi di advertising online. Uso anche strumenti di automazione per semplificare il mio lavoro, ad esempio per automatizzare il processo di raccolta contatti o per ottimizzare la comunicazione con i clienti. Con il tool Tally, ad esempio, posso configurare dei questionari che, una volta compilati, inviano automaticamente le risposte ai clienti tramite e-mail e organizzano i dati in un Google Doc. È una funzione semplice, ma che mi fa risparmiare parecchio tempo nelle attività ripetitive.


Gli Strumenti di Automazione e Intelligenza Artificiale più Utilizzati

Intervistatore: Hai menzionato Tally per le automazioni. Ci sono altri strumenti di AI che utilizzi quotidianamente?

Simone: Sì, utilizzo anche ChatGPT per creare contenuti testuali. Quando ho bisogno di redigere un post per i social di un cliente o di abbozzare una landing page, ChatGPT mi è molto utile. Posso chiedergli di scrivere una bozza di testo su misura e poi adattarla per il cliente. Anche Canva, che uso per la grafica, ha integrato delle funzioni di AI per generare immagini, e sto esplorando sempre di più le possibilità offerte dall’AI nel design visivo.

Un altro software che mi supporta è Filmora, che ha diverse opzioni di AI per l’editing video. Ad esempio, ha funzioni di riconoscimento vocale che creano automaticamente i sottotitoli, oppure permette di trasformare il testo in audio o viceversa. C’è anche un’opzione che ritaglia automaticamente il corpo per facilitare la creazione di contenuti video. Questi strumenti sono utilissimi quando creo video pubblicitari per i social, come Facebook e Instagram.


La Sfida del Customer Care e la Necessità di Automazioni AI Avanzate

Intervistatore: Parlando di customer care, ci sono processi che vorresti migliorare grazie all’AI?

Simone: Decisamente. Uno dei punti critici è la gestione dei problemi tecnici con il customer care, soprattutto con piattaforme complesse come Google Ads. Spesso, quando si presentano problemi con gli annunci o la piattaforma stessa, le risposte dell’assistenza sono poco dettagliate o troppo generiche. Non di rado, mi ritrovo a dover trovare soluzioni per conto mio, anche se non sono un programmatore. Sarebbe davvero utile avere un’intelligenza artificiale che possa supportarmi in queste situazioni: immaginate uno strumento che può analizzare il sito web, i dati dell’account Google Ads e segnalare possibili errori o soluzioni con pochi clic.


Automazione dell’Analisi dei Competitor e Ottimizzazione delle Strategie

Intervistatore: Ci sono altri compiti che, secondo te, potrebbero trarre vantaggio dall’intelligenza artificiale?

Simone: Sì, l’analisi dei competitor è un aspetto che potrebbe essere notevolmente semplificato con l’intelligenza artificiale. Mi piacerebbe avere un cruscotto o pannello in cui monitorare i principali competitor dei miei clienti. Questo strumento potrebbe integrare sia dati quantitativi, come il traffico al sito e il numero di clic, sia dati qualitativi come feedback o recensioni dei clienti. Per esempio, un’AI che analizza automaticamente le recensioni dei prodotti e identifica i punti di forza e di debolezza segnalati dagli utenti sarebbe un ottimo strumento per adattare le campagne di marketing e rispondere in modo mirato alle esigenze del pubblico.


Ottimizzare il Feedback e i Commenti con l’AI

Intervistatore: Quindi anche l’analisi delle recensioni e del feedback dei clienti potrebbe essere automatizzata?

Simone: Esatto. Poter utilizzare un’AI che estrae e analizza i commenti e i feedback, ad esempio sulle piattaforme social o nei siti di recensioni, sarebbe una risorsa incredibile. Se un cliente ha centinaia di recensioni, potrebbe essere molto utile una funzione che raggruppa e organizza i feedback in base ai punti critici più frequenti, magari con un livello di gravità o importanza. Questo tipo di analisi permette di avere una panoramica chiara delle aree da migliorare o degli aspetti apprezzati dai clienti, e potrebbe essere usata anche per ottimizzare le strategie pubblicitarie.


L’Intelligenza Artificiale come Coach per il Benessere e la Salute

Intervistatore: Hai menzionato più volte il potenziale dell’AI nella raccolta di dati. Hai idee su come l’AI potrebbe essere usata al di fuori del marketing?

Simone: Sicuramente, una delle applicazioni più interessanti dell’intelligenza artificiale sarebbe nell’ambito del benessere personale e della salute. Immagino un coach AI che possa monitorare i dati fisici e mentali e fornire consigli personalizzati. Sarebbe come avere un coach di salute che ti chiede regolarmente come stai e registra i tuoi sintomi o i tuoi livelli di energia. Potrebbe suggerire se fare una visita medica in base a un modello di sintomi raccolti nel tempo. Ad esempio, se ogni tanto riferisco un dolore alla spalla, potrebbe avvisarmi e suggerirmi di fare controlli se il sintomo persiste o peggiora.

Questo tipo di AI potrebbe essere di grande supporto anche per le attività quotidiane, come ricordare scadenze mediche o controllare parametri come la pressione sanguigna. Anche nel campo del fitness e della nutrizione potrebbe essere utile, consigliando esercizi o piani alimentari basati sulle esigenze e sugli obiettivi della persona. Un coach AI potrebbe quindi diventare una risorsa accessibile a tutti, senza i costi elevati di un coach fisico.


Relazioni Umane e Supporto dell’AI

Intervistatore: Interessante! Ma perché ti rivolgeresti a un’AI piuttosto che a un coach in carne e ossa?

Simone: Credo che sia una questione di costi e accessibilità. Un coach umano ha costi importanti, e non tutti possono permetterselo. Inoltre, l’AI potrebbe coprire diversi ambiti, come la salute fisica, mentale e persino nutrizionale. Non dovrebbe sostituire del tutto il contatto umano, ma potrebbe funzionare come supporto e consulenza quotidiana. Inoltre, l’AI potrebbe aiutare a raccogliere dati che poi vengono condivisi con il coach umano per un controllo periodico. Sarebbe come avere un assistente attivo che raccoglie informazioni e suggerisce quando è il momento di chiedere aiuto.


AI e Customer Care per l’E-commerce: Ridurre la Frustrazione del Cliente

Intervistatore: Hai altri esempi di come l’AI potrebbe migliorare i processi per i clienti?

Simone: Sì, nel customer care per l’e-commerce, l’AI potrebbe risolvere molti problemi legati alla frustrazione dell’utente. Ad esempio, un chatbot non è sempre efficace: può essere frustrante per l’utente avere un problema specifico e non ricevere l’aiuto che cerca. Immagino però una sorta di intelligenza artificiale integrata nelle schede prodotto, in grado di rispondere a domande frequenti e fornire informazioni specifiche, magari legate a dettagli tecnici del prodotto. Questo ridurrebbe le richieste al customer care e fornirebbe un supporto immediato e mirato al cliente, migliorando l’esperienza di acquisto.

Intervistatore: Ultima domanda: qual è la funzione AI che desidereresti avere ma che ancora non è alla tua portata?

Simone: Un sistema di AI avanzato per l’analisi e l’organizzazione dei dati sarebbe fantastico. Parlo di strumenti come Talkwalker, che consente di monitorare il sentiment sui social media e intercettare le conversazioni relative a un brand. Anche SimilarWeb per l’analisi di mercato sarebbe utilissimo per avere dati di benchmarking in tempo reale. Tuttavia, si tratta di strumenti costosi, quindi per ora continuo a cercare alternative più economiche o free.


Lezioni Imparate e Prospettive per il Futuro:


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