Guest Post: recensione MyBlogGuest

Dunque ormai è chiaro: il Guest Blogging – scrivere e pubblicare Guest Post – è il nuovo “Article Marketing”, o meglio, è una delle poche metodologie sicure di link building rimaste in epoca Post Penguin… sopratutto nel panorama web in inglese! (vedi anche il mio recente post “Il Guest Blogging secondo Google“)

Ma il lavoro del Guest Blogging è massacrante – se paragonato a quello del vecchio Article Marketing – e di solito funziona così:

  1. Innanzitutto bisogna individuare qualcosa di interessante da scrivere, qualcosa che possa interessare qualche blogger o webmaster di un sito con argomento attinente a quello che vogliamo promuovere.
  2. Poi bisogna individuare questi blog o siti web dove pubblicare il nostro Guest Post.
  3. Bisogna contattare relativi webmaster o proprietari di blog.
  4. Bisogna poi scrivere un buon Guest Post, un buon articolo originale (e questo a chi viene da una formazione più umanistica che tecnica, potrebbe fare anche piacere), metterci un bel po’ di impegno e farlo secondo le linee guida del blog o sito ospitante o secondo gli accordi presi con webmaster e proprietari di blog.
  5. Infine bisogna anche monitorarne la pubblicazione.

Tutto questo è snervante ed ha costi nettamente superiori alle vecchie campagne di Article Marketing e fa del SEO qualcosa un po’ più vicino al Copywriter e al Public Relator.

Nel mercato inglese esiste una piattaforma che puo’ essere molto utile per ottimizzare questo processo ed è Come si presenta MyBlogGuest – nota che questo non è post marchetta, sono seriamente impegnato a studiare e a capire come funziona la piattaforma, spero che risolva in parte i miei problemi e non ci guadagno niente da questo post. 🙂

My Blog Guest

Come si presenta MyBlogGuest: “è una comunità dove blogger incontrano proprietari di blog affinché entrambi possano trarre un reciproco vantaggio dalla creazione di partnership attraverso lo scambio di contenuti di alta qualità: ottieni contenuto gratuito, link in entrata e traffico attraverso il guest blogging!” (traduzione mia)

MyBlogGuest è inoltre stata segnalata da diversi autorevolissimi operatori del settore SEO e Web Marketing:

Ma basta con le presentazioni…

Come funziona MyBlogGuest (la mia esperienza)

Dunque mi sono iscritto diversi mesi fa (luglio 2012) e fino ad adesso la mia esperienza è stata limitata a quello che sarei riuscito ad imparare “facendo”.

Essenzialmente l’idea è grandiosa ed è ciò di cui abbiamo bisogno (in relazione a quanto esposto in precedenza sulla necessità di ottimizzare il processo di guest blogging).
Peccato che non esiste una sezione in italiano, o meglio, esiste una “ricerca per nazione” e non “per lingua” e la ricerca per nazione “Italy” produce meno di un centinaio (nel momento in cui scrivo) di risultati ‘confusi’: alcuni sono siti in inglese dedicati al turismo in Italia, alcuni sono siti in italiano. Insomma per farla breve è molto probabile che in questo momento, se hai campagne solo in italiano, potrebbe non esserti molto utile MyBlogGuest.

Se hai campagne in inglese invece…

Quello che puoi fare essenzialmente con MyBlogGuest tramite l’account gratuito è:

  1. cercare nel loro motore di ricerca blog o siti “a tema” suddivisi per categorie, nazione, tag e altre impostazioni;
  2. contattare i proprietari tramite messaggio privato e provare a convincerli a pubblicarti un guest post.


Quello che succede in pratica è:

  1. cerchi un blog per tag, l’impostazione probabilmente più utile (es. ‘seo’, ‘wedding’, ‘tourism’… ma i tag sono molto articolati ed arrivano a definizioni quali ‘seo tips and techniques’, ‘wedding planning ideas’, ‘tourism attractions’…); se hai bisogno di link da una determinata nazione (per esempio per posizionarti su google.co.uk) cerchi anche per nazione…
  2. trovi una lista più o meno lunga di blog e siti web
  3. cerchi di capire quali sono decenti ed adatti a perseguire il tuo obiettivo
  4. provi a contattare i proprietari di tali blog e siti web tramite messaggio privato
  5. se il proprietario ti risponde, mandi il tuo articolo o ti metti d’accordo per scrivere un articolo
  6. il proprietario dopo aver visionato il tuo articolo potrebbe anche risponderti picche e torni indietro di 2 caselle; oppure potrebbe risponderti che devi correggere qualcosa e torni al punto precedente.
  7. il proprietario ti risponde che va bene e che pubblicherà il tuo articolo
  8. aspetti che il proprietario pubblichi il tuo articolo, ci potrebbe mettere il suo tempo e se ti stufi prima, lo mandi a quel paese e torni indietro di 4 caselle
  9. il proprietario del blog pubblica l’articolo (ma magari si ‘dimentica’ di pubblicare il tuo link e in questo caso saranno necessarie altre comunicazioni via PM)
  10. una volta pubblicato il tuo articolo cerchi di capire quanto è stato utile tutto questo processo e se veramente ne valeva la pena.

Come si può vedere il processo è ancora molto snervante e non ho trovato molto comodo il sistema di messaggistica privata della piattaforma. Ma l’alternativa è cercare su google con diverse metologie o con alcuni strumenti (a pagamento), quindi alla fine quella di MyBlogGuest potrebbe essere la strada giusta o se non altro uno degli strumenti a disposizione del SEO stagione primavera/estate 2012.

Ma proprio perché il processo descritto è ancora snervante, ecco che provo ad approfondire e a vedere se si riesce ad ottimizzare il processo ulteriormente.

Il Corso di My Blog Guest

MyBlogGuest appena ti iscrivi ti invia, a richiesta, un corso in 5 giorni/5 email per farti un po’ capire come funziona la piattaforma (ovviamente non ho mai letto queste email… finora) e quali sono le sue regole.

La prima email: le regole e come iniziare

La prima email si apre subito con le regole per Guest Blogger e proprietari di blog. Come Guest Blogger (scrittore di Guest Post) sei tenuto a:

Come proprietario di blog (o comunque come “ospitante” di guest post di terzi) sei tenuto a:

Mentre naturalmente i proprietari di blog non devono per forza accettare i guest post inviati e non sono tenuti a pubblicare tutti i link inseriti nel guest post (ma devono sempre discutere le modifiche con l’autore del guest post in caso).

Vengono indicate un po’ risorse in inglese su “come scrivere guest post” e come “ospitare guest post“, su “Cosa non è il Guest Blogging” e sulle “differenze tra l’article marketing e il guest blogging” (a breve maggiori informazioni e qualche traduzione dall’inglese) e vengono presentate le “linee guida generali per quanto riguarda i link”:

Per i proprietari di blog MyBlogGuest ha addirittura un plugin per wordpress che permette di ricevere i Guest Post come bozza all’interno del proprio pannello di WordPress.

Seguono indicazioni su come personalizzare il proprio profilo e vengono segnalate le risorse del forum per pubblicare annunci tipo “Cerco blog per il mio Guest Post” o “Cerco autori per il mio blog”.

Quindi, oltre alla procedura esposta sopra abbiamo anche la possibilità di scrivere un annuncio in un classico e vecchio forum per cercare di pubblicare il nostro Guest Post.

Ma attenzione: l’account free può avere un solo post attivo per ogni categoria di forum!!!
Un solo post attivo significa che per esempio fai un annuncio per pubblicare un guest post, riesci a pubblicarlo, puoi chiudere il topic e aprirne un altro.

Infine viene segnalata la Articles Gallery dove i proprietari di blog possono visionare anteprime di articoli e poi sceglierli per pubblicarli nei loro blog. E per gli autori? E’ una feature a pagamento! (vedi in seguito)

La seconda email: funzioni di ricerca

“MyBlogGuest è un sito complicato” si ammette nella prima frase della seconda email. Nel prosieguo si spiega come cercare quello che di cui si ha bisogno attraverso:

Infine viene spiegato il sistema della segnalazione di abusi e si invitano gli utenti ad inviare le proprie segnalazioni quando:

La terza email: come tenersi aggiornati

In questa email si invita semplicemente a tenersi aggiornati su richieste e offerte di guest post tramite…

La quarta email: come farsi notare

La quarta email inizia con alcuni consigli piuttosto ovvi su come partecipare alla community. Interessanti le metriche con le quali ad ogni utente viene assegnato un punteggio attraverso la propria attività su alcuni social network (?!?) e attraverso valutazioni manuali da parte di altri utenti.

Un consiglio prezioso: cercare nel profilo di ciascun autore la data dell’ultima visita per vedere quanto sono attivi all’interno della community (importante nel caso vuoi mandare un po’ di messaggi privati di richiesta pubblicazione Guest Post).

Vengono infine presentate un paio di sezioni nel forum dove segnalare i propri guest post pubblicati affinché gli appartenenti della community possano contribuire tramite azioni sui social network ed altro…

L’ultima email: l’account a pagamento

L’ultima email spiega cosa si ottiene con gli account a pagamento ($30 al mese per il basic, $70 al mese per l’advanced).

  1. Hai il diritto di pubblicare i tuoi articoli nella Articles Gallery per avere maggiore visibilità
  2. Permette di avere una sorta di Guest Blogging Task Management Feature (sinceramente… non ho capito neanche io)
  3. Permette di inviare i propri articoli al pannello di controllo di WordPress dei proprietari di blog affinché possano pubblicarli con un solo click.
  4. Accedere ad alcuni forum privati dove si scambiano alcune tecniche “segrete” di guest blogging e link building (cosè dice!)
  5. Vedere anteprime più complete nella Articles Gallery.

Insomma potresti cavartela alla grande con l’account gratuito ma se inizi a usare MyBlogGuest tutti i giorni potresti forse essere tentato dagli account a pagamento.

Conclusione

Sinceramente nutro molte speranze e aspettative riguardo MyBlogGuest, ma in realtà la mia esperienza ed il successo delle mie iniziative sulla piattaforma sono ancora piuttosto limitate. Per fortuna la maggior parte delle mie campagne sono in italiano ma a volte le campagne in inglese sono una necessità e quando capita mi rivolgo – tra le diverse opzioni – anche a MyBlogGuest. La direzione generale verso la quale sta andando l’attività di Link Building è comunque chiara e anche se ritengo ancora possibile l’Article Marketing in italiano (in inglese lo evito quasi totalmente) possiamo aspettarci un aumento dell’attività di Guest Blogging anche in Italia. Non sarebbe bello avere una piattaforma di incontro tra domanda e offerta di Guest Post anche in italiano?
Se interessati fatemi sapere… 🙂


Un Commento

  1. Emanuele Tamponi ha detto:

    Post davvero interessante e soprattutto utile.

    La questione dell’article marketing, in Italia, è annosa e compromessa già da tempo. Ho un sito dove ricevo articoli e, nonostante i panda e i pinguini, ci sono ancora decine e decine di SEO che mi mandato testi già strapubblicati (e lasciamo stare il contenuto…). In media ne approvo 1 su 10. Anche meno, forse.

    A volte penso che il tempo e il budget che viene dedicato per l’am sia sinceramente sprecato, e che forse converrebbe utilizzarlo per i contenuti da pubblicare sul proprio sito. Questo perchè la qualità media dei siti di am è tendente allo 0.

    Trovare dei siti davvero autorevoli (ed è quello che potrebbe accadere e che tutti auspicano) che portano traffico è arduo. E quelli che esistono chiedono cifre a volte folli per pubblicare un articolo.

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