L’attitudine del Consulente SEO
Come già accennato nell’articolo “Chi è il consulente SEO“, questo è un mestiere strano.
Non è da tutti e non è per tutti.
Soprattutto dal punto di vista psicologico e attitudinale.
Non è facile da spiegare questo punto.
Provo a fare qualche esempio:
- Il programmatore (o web developer o sviluppatore o…) usa un linguaggio matematico con l’obiettivo di ottenere dei risultati. E di solito ci riesce.
Se ha fatto un buon lavoro… funziona! - Il grafico (o web designer o…) sistema, arrangia e crea gli elementi visivi di una pagina web in maniera tale che il risultato sia gradevole alla vista e – quando è un bravo designer – comprensibile all’utente. Il suo è un criterio estetico e il suo lavoro, quando è finito, si vede.
Se ha fatto un buon lavoro… piace! - Lo scrittore (o web writer o copywriter…) scrive testi che dovranno essere letti (o “scansionati”) da utenti che dovranno comprenderne i significati e possibilmente gradirne lo stile e il tono della comunicazione.
Se ha fatto un buon lavoro… si legge, si capisce!
Poi arriva il SEO.
E qui sinceramente non si ha molto da dire.
Il SEO lavora ma non (si) sa esattamente quello che fa.
Magari te lo fa credere ma la verità è che si muove per sentito dire, seguendo regole che quando hanno un minimo di fondamento ce l’hanno secondo una logica statistica, non scientifica.
Il SEO lavora ma non si sa quando il suo lavoro sarà finito né se sarà un successo, di fatto… non si conoscono le conseguenze delle sue azioni!
Tutto potrebbe cambiare da un momento all’altro (in virtù di tutti i fattori cui accennavo nell’articolo precedente) e le azioni che fino all’altro giorno portavano i clienti a congratularsi con te e a stenderti davanti il tappeto rosso oggi potrebbero dar vita a chiamate incazzate e a grandissimi grattacapi.
Ti ho fatto paura? Sinceramente un po’ lo spero.
Te lo dico con il cuore in mano: se sei una persona a cui piace muoversi su terreni solidi e ti piace avere delle certezze… scappa finché sei in tempo! 😉