Trovare Clienti Su Linkedin
C’hai presente quegli articoli che hanno un titolo accattivante (come appunto “Trovare Clienti su Linkedin”) ma poi iniziano con un pippone introduttivo che scoraggerebbe anche Mel Gibson di Braveheart? Sei fortunato: questo non è quel tipo di articolo!
Qui si va subito al sodo, quindi se non sai cos’è Linkedin (come ci sei finito qui se non sai cos’è Linkedin?!?) o ti aspetti che io adesso ti convinca in qualche modo sui numeri di Linkedin (400 milioni nel 2015) e sull’opportunità o meno di usare Linkedin per trovare clienti… semplicemente ti consiglio di consultare questa pagina di Wikipedia.
Perché qui si va subito al sodo e il “sodo” è…
Ci sono diverse strategie per promuoversi e trovare clienti su Linkedin
ma tutte si basano su una cosa fondamentale…
Ottimizzare il proprio profilo Linkedin
Il tuo profilo Linkedin deve esse completo e ben curato. Se non lo è difficilmente avrai successo in qualsiasi strategia di acquisizione clienti e in alcuni casi potresti addirittura essere scambiato per uno spammer. Tuttavia un profilo Linkedin è cosa diversa da un CV! E non bisogna commettere l’errore di trattare il proprio profilo Linkedin come il proprio CV. Dobbiamo usare invece una comunicazione più sintetica e adatta al web.
Ma facciamo un passo alla volta.
Gli elementi più importanti del profilo sono…
Nome del profilo
Il nome del profilo è ovviamente il tuo nome (e cognome) e ci sarebbe poco da ottimizzare. Alcuni ci aggiungono un soprannome o un qualche segno grafico che ovviamente attirerà più l’attenzione ad esempio nei risultati di una ricerca…
Alcuni scrivono nome e cognome in minuscolo, alcuni tutto in maiuscolo, alcuni ci aggiungono il nome della propria azienda o il proprio ruolo professionale (non andrebbe messo lì!)
Sull’opportunità di sperimentare queste strategie non ho dati a disposizione, ma mi sembra consigliabile utilizzare questo campo in maniera sobria e con il dovuto buon senso.
Immagine del profilo
Abbiamo bisogno di un’immagine del profilo! O verremo scambiati per spammer o per persone poco interessate ad interagire su linkedin e quindi persone con le quali non vale la pena di connettersi.
Neil Patel consiglia di farsi fare un’immagine da un fotografo professionista oppure di vestirsi in maniera professionale, mettersi di fronte a una parete bianca e farsi scattare una foto con uno smartphone.
Alcuni ti diranno delle ovvietà come ad esempio “fai un bel sorriso a 32 denti”… personalmente mi permetto di dissentire: ci sono foto con sorrisi a 32 denti che sanno proprio di falso.
Quindi il consiglio che darei è quello di:
- essere se stessi…
- ma in versione professionale…
- e in rapporto a quello che è il proprio target (i tuoi clienti potenziali e soprattutto quelli ideali).
Io ad esempio… potrei non essere un buon esempio. 😉
O forse sì, considerando qual’è la tipologia del mio cliente ideale.
Mi piace invece l’immagine di sfondo di Linkedin quando non si è ancora fatto il log in:
Tutte queste immagini mostrano persone che sorridono… ma non con sorrisi a 32 denti.
Esercizio utile da fare: partendo semplicemente dalle immagini di profilo che vedi qui sopra (o facendo una ricerca su Linkedin)…
- con chi entreresti in contatto (in termini professionali)?
- chi vorresti assumere? chi vorresti al tuo fianco nella tua squadra?
- chi vorresti come collaboratore per un tuo progetto importante?
- chi vorresti fosse il tuo referente, responsabile o “capo”?
- A chi daresti in mano i tuoi soldi o le sorti della tua azienda/attività professionale?
Titolo professionale
Alcuni la chiamano headline, su Linkedin italiano si chiama “sommario professionale“.
Compare nella ricerca, nei messaggi e in altre situazioni all’interno del social network, quindi è importante quanto il proprio nome e la propria immagine.
La maggior parte delle persone su Linkedin mette qui il proprio “ruolo”, la propria professione… Ad esempio io potrei mettere semplicemente “Consulente SEO”. Oppure ecco gli esempi che ci dà Linkedin stesso:
- Esperto dirigente nel settore dei trasporti
- Web designer e creatore di software
- imprenditore, investitore e innovatore
Andrebbe bene ma si può fare di più!
Neil Patel nel già linkato articolo suggerisce una strategia che prevede di modificare questo campo in maniera particolare… se non si vuole adottare quella particolare strategia ecco alcune idee per ottimizzare il proprio titolo professionale:
- aggiungi il come sei utile ai tuoi clienti; ad esempio:
Aiuto le aziende a migliorare i propri affari.
I help organisations with social and digital strategy.
Realizzo e mi prendo cura del sito web della tua azienda.
Scrivo articoli per i blog dei miei clienti. - inserisci numeri, percentuali e segni grafici; ad esempio:
+ di 10 anni di esperienza nel settore dell’editoria online.
2.000 clienti soddisfatti.
10+ Years Industry Experience in Competitive Niches.
⇨ Faccio ottenere risultati al tuo sito web
♦ realizzazione siti web ♦ - Se sei proprietario, CEO di un’agenzia, azienda o sito web visitato… naturalmente dovrai metterlo!
Co-Founder at XYZ
Owner presso XYZ - IMPORTANTE: se sei in cerca di opportunità… scrivilo!
in cerca di nuove opportunità
looking for new opportunities
Open for new opportunities
Nota che queste idee qua sopra sono combinabili tra loro e… opzionali! Non devi implementarle tutte. E seguono di solito quello che è il tuo “ruolo”, la tua professione come descritta in precedenza.
Io ad esempio potrei scrivere:
- Consulente SEO ⇨ Posiziono il tuo sito web in 1ª pagina su Google!
Mettiamo che però voglia realizzare una campagna dedicata alle scuole di inglese… a quel punto potrei presentarmi in questo modo:
- Consulente SEO, Proprietario di lezionedinglese.net (+100.000 visite al mese)
L’introduzione
Ottimizzando questi elementi qua sopra avrai più probabilità che i tuoi contatti desiderino visitare il tuo profilo completo. Ci si imbatterà quindi nel proprio – come definito in Linkedin italiano – Riepilogo.
E’ qui che vale forse di più il consiglio di non scambiare il proprio profilo Linkedin per il proprio CV: non dobbiamo usare un linguaggio ingessato, ma…
- scrivere piuttosto un’introduzione sintetica ed efficace;
- stilare un succinto ed agile elenco di caratteristiche e competenze rilevanti;
- far capire ai propri eventuali clienti come essere utile, quali problemi sarai in grado di risolvere e quali risultati sarai in grado di ottenere.
Elenchi puntati (o anche non puntati) che si leggono rapidamente vanno alla grande.
Utilizzare di nuovo segni grafici, numeri, percentuali… anni di esperienza, numero di clienti gestiti, visite del proprio sito web, fatturato della propria azienda o aumento del fatturato o altri risultati rilevanti…
Alcuni inseriscono una frase per invitare i visitatori a connettersi su Linkedin (esempi di Neil Patel “I’d love to connect with you, so send me an invite…”) a visitare una pagina bio o about del proprio sito web o un altro invito al contatto (un indirizzo email).
Suggerirei di prendere ad esempio:
- https://www.linkedin.com/in/neilkpatel
- https://www.linkedin.com/in/tagliaerbe
- [suggeriscimi tu qualche esempio nei commenti]
Infine è possibile aggiungere alcuni allegati nel proprio riepilogo… Tra cui link… E quindi anche il proprio sito web!
Moltiplica il tuo profilo… in diverse lingue!
Un consiglio che mi sentirei di darti è quello di crearti un profilo Linkedin in un’altra lingua, ad esempio l’inglese (se naturalmente conosci l’inglese). Per fare questo non devi creare un altro account Linkedin ma semplicemente andare a questa pagina e compilare i campi di conseguenza. Potrai quindi tradurre tutti i campi interessanti tra cui Riepilogo e Titolo Professionale… e mantenere tutte le tue connessioni!
Completa il tuo profilo
Il profilo Linkedin consta anche di molti altri campi, tra cui Esperienza, Formazione, Competenze, Lingue… e Segnalazioni. Naturalmente dovremmo riempire tutti i campi ma in maniera sobria, sintetica e agile. Di nuovo vale il consiglio di non considerare il proprio profilo Linkedin come il proprio CV, quindi meglio essere sintetici ed efficaci piuttosto che rischiare di essere esaurienti e noiosi.
Una riflessione importante: molto probabilmente chi visiterà il nostro profilo non leggerà parola per parola ma farà uno scan della pagina (come spesso accade su internet) soffermandosi su titoli e su ciò che attira di più l’attenzione.
Particolarmente importanti sono però le Segnalazioni e le Competenze.
Fai e richiedi segnalazioni (raccomandazioni o testimonianze)
Le testimonianze, le raccomandazioni – su Linkedin italiano sono chiamate segnalazioni – sono molto utili.
Ci sono studi che suggeriscono che queste raccomandazioni sono efficaci persino quando si capisce ed è evidente che la persona che raccomanda ha un qualche interesse nel fare la raccomandazione.
E’ buona regola – e buon “karma” – essere generosi nelle raccomandazioni in modo da essere “predisposti” ad ottenerle…
Ma non dobbiamo semplicemente aspettare che le raccomandazioni ci piovano dal cielo: possiamo chiederle!
Puoi chiedere una raccomandazione ai tuoi contatti da questa pagina!
Se invece vuoi scrivere una segnalazione puoi farlo da questa pagina…
Puoi naturalmente mettirti d’accordo con i tuoi contatti più stretti per scambiarvi segnalazioni… Lo puoi fare nel momento in cui chiedi una segnalazione, invece di usare il messaggio di default di Linkedin…
Ti scrivo perché vorrei chiederti di scrivere una breve segnalazione sul mio lavoro, così da poterla aggiungere al mio profilo di LinkedIn. Sono a tua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Ti ringrazio in anticipo dell’aiuto.
Potresti scrivere…
Ciao M.
Ti posso chiedere un favore? Vorrei fare un esperimento con il mio profilo Linkedin e per far questo ho bisogno di una tua raccomandazione… Ti va di scriverne una per me? Sarò felice di scriverne anch’io una per te descrivendo il nostro rapporto lavorativo…
Chiedere è lecito… ed è molto probabile che i tuoi contatti siano felici di darti una raccomandazione o scambiarne una con te.
Conferma le competenze altrui… verrai ripagato.
Nella stessa maniera in cui è opportuno essere generosi nel dare raccomandazioni così è cosa buona confermare le competenze dei propri contatti.
Linkedin avvisa anche via email quando qualcuno conferma una nostra competenza.
Il che rappresenta un modo molto sottile di far ricordare il proprio nome ai propri contatti.
[…continua…]