Quando fare SEO e quando no

ATTENZIONE! Non stai leggendo un normale articolo di un normale blog, ma i capitoli di un vero e proprio ebook riadattati per il web. Per saperne di più: e-book SEO.

La SEO è di solito il canale migliore e più conveniente nel lungo periodo per promuovere un prodotto o un servizio su internet. Ma non è la cura per tutti i mali.

Ci sono casi in cui non è utile fare SEO proprio per le caratteristiche intrinseche della SEO: l’ottimizzazione per i motori di ricerca può essere fatta solo se ci sono utenti che stanno cercando nei motori di ricerca qualcosa che sia pertinente con quel determinato mercato.

In altre parole:

facciamo SEO se ci sono utenti che cercano le parole chiave del nostro business.

Non sempre questo avviene. Ecco alcuni esempi:

Esempio 1: Prodotto innovativo

Mettiamo che il nostro cliente abbia inventato e brevettato un prodotto super innovativo che avrà un sicuro impatto positivo sul pianeta in termini ecologici. Mettiamo che sia la “carta igienica ecologica”.

Ora: se è un prodotto innovativo vien da sé che non è mai stato introdotto sul mercato e che i potenziali clienti non avranno neanche la consapevolezza della sua esistenza.

Nessuno cercherà mai su Google la parola chiave “carta igienica ecologica”.

Forse, quindi, prima di fare SEO, potrebbe essere più indicato fare delle azioni più “classiche” per fare sapere all’opinione pubblica che è venuto alla luce un prodotto particolarmente interessante per una determinata nicchia di mercato con spiccata sensibilità ecologica… per esempio della pubblicità con banner e articoli su siti di settore.

Esempio 2: Test su un prodotto

Mettiamo che il nostro cliente abbia inventato e brevettato un altro prodotto innovativo: una “miracolosa” crema a base di aloe con proprietà decisamente superiori a quelle della concorrenza. La situazione è diversa dall’esempio precedente perché gli utenti fanno già ricerche su “creme aloe vera” o “creme viso” o “creme scottature” e simili.

Quello che vogliamo fare ora, prima di concentrarci su una sana SEO a lungo termine, è valutare la capacità della crema di risultare “attraente” sul mercato.

Potremmo provare quindi con una campagna AdWords o Facebook advertising per fare alcuni test e valutare se i clienti sono soddisfatti della crema, se desiderano ricomprarla e – interessante – a che prezzo!
Perché non partire direttamente con una campagna SEO? Perché la SEO ha bisogno di tempo mentre AdWords, indubbiamente più costoso sul lungo periodo, ha il vantaggio di darci risultati immediati da cui poter estrapolare poi dati che serviranno per definire meglio le caratteristiche del prodotto e individuare le parole chiave più promettenti su cui poi realizzare la nostra – più a lungo termine – campagna SEO.

Esempio 3: evento

E se organizzassimo un evento? Un po’ come nell’esempio n.1, quello del prodotto che nessuno conosce, anche nel caso dell’evento quello che bisogna fare è far sapere ai possibili avventori dell’esistenza del nostro evento.

In questo caso è molto probabile che Facebook advertising, con la sua capacità di profilare l’utenza su un numero interessante di dati demografici tra cui età, sesso, zona di residenza e di passaggio e interessi vari, possa giocare un ruolo molto più decisivo della SEO per fare raggiungere al nostro evento il successo che merita.

Esempio 4: c’è poco tempo.

Mettiamo che quello che vogliamo promuovere non sia né un prodotto innovativo né un evento di cui si ignora l’esistenza, ma un prodotto, diciamo così, perfetto per una “tradizionale” campagna SEO. Per qualche ragione, però, non abbiamo a disposizione il tempo che questo tipo di campagna ci richiede: abbiamo bisogno di risultati – o di dati –  e ne abbiamo bisogno subito!

In questi casi non c’è molto da fare: dobbiamo “ripiegare” su AdWords, su Facebook Advertising o su altre forme di promozione su internet (pubblicità su altri siti web, pubblicazione di articoli su magazine di settore, acquisto di pubblicità su qualche newsletter…)


2 Commenti

  1. luigina ha detto:

    Ciao Jonathan,
    grazie per questo post. Finora non avevo considerato questo aspetto della seo.
    Parlo da profana del settore: come mai nel primo esempio non hai citato Google Adwords?
    Grazie

    • Jonathan Pochini ha detto:

      Ciao Luigina
      Come per la SEO anche AdWords (in modalità “rete di ricerca”) si basa sulle parole chiave, quindi vale lo stesso principio: se non ci sono utenti che cercano… il costo potrebbe essere sproporzionato al beneficio.
      Tuttavia si può usare AdWords (in modalità “rete display”) per visualizzare ad esempio banner in determinati siti a tema.
      Sono sicuro che in molti casi funzionerebbe bene (ma meglio chiederlo in questo ad un consulente AdWords 😉 )

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